Una corsa contro il tempo ...

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Siamo nell’anno 3000. Marcovad, un Addetto all’Esercizio, sta facendo il turno di notte presso l’ATART; sembra una serata tranquilla ma improvvisamente una presenza invade il suo corpo e una voce riecheggia nella sua mente:

Non ho molto tempo e so che sei scioccato ed incredulo ma ho bisogno che mi ascolti. Ero una cara amica di tuo zio Darius ma non è per questo che sei stato scelto! Da molto tempo ti sto tenendo d’occhio e tu sei la persona perfetta per questo incarico… degno nipote di Darius! Sapevo che non mi avresti deluso. Dovrai creare un’organizzazione all’interno della tua azienda, la ATART, che fungerà da copertura… dovrai affrontare prove e sfide e risolvere molti problemi…. Selezionerai con accortezza i tuoi seguaci che ti accompagneranno nelle avventure finchè ne avrai la forza!!! Sarai contattato da mia figlia Zephyra che ti darà tutte le spiegazioni del caso e riceverai un pacco quanto prima… mittente: Marisel… è il mio nome e dirigo l’ARCANUM ALLIANCE

In un primo momento Marcovad crede di aver immaginato tutto.. crede di essersi addormentato ed in effetti si ritrova supino sulla scrivania, ma la guardia all’ingresso lo chiama sul cellulare privato: “Marcovad, buonasera, scusi se la importuno ma al telefono della centrale non risponde… ho qui un fattorino che deve consegnare un pacco a lei e non vuole lasciarmelo.”

Non poteva credere alle sue orecchie… si precipita all’ingresso e vede una ragazzina smilza, vestita tutta di nero, con un cappuccio che le nasconde parzialmente il viso… appena incrocia il suo sguardo lei gli fa un sorriso: “Ciao Marcovad… sono Frencies… questo pacco è per te!” Marcovad prende il pacco, ma prima che possa dirle qualcosa, Frencies si allontana velocemente, guidando il suo scooter con abilità… o forse, molti direbbero, con un po’ di incoscienza. Sulla scatola legge: MITTENTE: ARCANUM ALLIANCE – Marisel.

All’interno del pacco si trova un antico manoscritto e un sacchetto contenente piccoli microchip. Trascorre il resto della notte immerso nella lettura, completamente rapito dalle parole, incapace di staccare gli occhi dalla pagina. Il suo interesse cresce a ogni riga, fino a quando una voce familiare lo riporta alla realtà:

”Marcovad, che ci fai ancora qui???? Ma non dovevi terminare all’1.40???”

“Ehm… si… perché che ore sono??”

“Ma sono le 5.00… lo sai che inizio sempre a quest’ora….”

Incredibile. Era rimasto tutta la notte a leggere senza nemmeno accorgersene. I colleghi lo conoscono tutti come una persona molto, molto distratta. Raccolta in fretta la scatola e il manoscritto, scappa a casa senza nemmeno osare una spiegazione al collega, che lo osserva, attonito, mentre si allontana.

Sono ormai passati due anni da quella notte. In questo periodo, Marcovad ha studiato il manoscritto con dedizione e si è preparato ad affrontare l’incarico assegnatogli dalla “strana signora”. Sa però che, per riuscire, avrà bisogno di alleati: da solo non potrà farcela!

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